In un tempo di minacce crescenti, la sicurezza cibernetica rappresenta, per coloro a cui è affidata la tutela degli interessi nazionali, il maggior rischio da gestire per tutti i paesi del mondo. A livello globale, nel 2015, l’industria della cyber security ha sfiorato un giro di affari di oltre 75 miliardi di dollari e nel 2020 la cifra sta già duplicando. Una delle più note compagnie di assicurazione, la londinese Lloyds, ha stimato danni causati da attacchi informatici in circa 450 miliardi di dollari all’anno, somma che include sia i “crash di sistema” che i costi di ripristino. La Juniper Networks, azienda leader nel settore dell’internet working, ha valutato nel 2019 il costo mondiale per la perdita di dati sensibili di aziende e cittadini si aggira intorno ad una cifra pari a 1,2 trilioni di dollari. Gli investimenti nella cyber security sono inevitabilmente destinati a crescere, pena il blocco delle attività delle aziende e la sicurezza.
Dietro i crimini informatici si celano frodi e terrorismi globali. La tutela della sicurezza informatica non può essere più in mano soltanto delle autorità o dei servizi di intelligence.
E’ chiaro che, per conseguire un più elevato livello di sicurezza dei sistemi informatici in una qualsivoglia organizzazione, risulta essenziale la predisposizione di mirate attività di intelligence digitale, ma non bisogna ignorare che le multinazionali della consulenza economico-finanziaria stanno ricercando oltre 1000 esperti in digital forensics e computer crime perché le grandi frodi sul nuovo petrolio del millennio ovvero i big data, preoccupano non solo il mondo della sicurezza ma anche il mondo della finanza.
Accanto a queste problematiche va valutato l’aspetto legato al cyber bullismo, ai reati informatici sui minori, sulle donne e sulle categorie più deboli.
Occorre formare professionisti, giuristi, criminologi, sociologi, psicologi ed informatici che abbiano competenze
trasversali multidisciplinari dalla fase normativa e sanzionatoria civile e penale, alla scena del crimine, al reperimento di prove, all’investigazione e l’utilizzo delle tecnologie per proteggere o per sanzionare.
Vista l’esponenziale crescita della domanda di security in ambito informatico, questo risulta essere un campo in pieno sviluppo ed una opportunità di lavoro crescente, per tanti giovani laureati.
Cyber Security & Legal Intelligence
Descrizione del master
Il Master in Cyber Security & Legal Intelligence risponde al fabbisogno crescente di professionalità giuridiche nelle scienze forensi in ambito di diritto penale e diritto processuale penale, per prevenire tutti i rischi causati da reati informatici, acquisire, gestire, conservare e proteggere dati digitali di utenti pubblici e privati da attacchi informatici, fornendo conoscenze e competenze tecniche per la ricerca della fonte di prova digitale, partendo dal traffico di rete internet, mobile, video e foto, passando per la scena del crimine informatico, fino al criminal data management.
L’estremo bisogno dell’esperto in cyber security e digital forensics si evidenzia dalla crescita elevata della domanda di lavoro di specialisti giuridici, criminologi in tutti i campi pubblici e privati in cui navigano da@ sensibili.
Ultimi dati statistici sulle nuove professioni più richieste e ben remunerate sono quelle che lavorano con il petrolio del nostro secolo: i dati. L’obiettivo ambizioso del corso è quello di fornire strumenti di legal intelligence e di pensiero analitico per la profilazione del reato.
La partecipazione al Master è aperta a
laureandi e laureati in:
• Giurisprudenza
• Relazioni internazionali
• Criminologia
• Psicologia
• Sociologia
-Criminologo Informatico
-Data Security Manager e IT Risk Manager
-Consulente giudiziale e stragiudiziale
180 ORE
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