Neuroscienze e Human Resources: le nuove strategie di selezione del personale.

Il giovedì con Master and Skills

 

Le Neuroscienze applicate ai processi mentali di decision making offrono un contributo innovativo alla gestione delle risorse umane, ritenuta chiave del successo aziendale. In controtendenza rispetto al passato, le strategie di selezione del personale si concentrano sempre di più sulla valutazione delle soft skills. Perché non basta più “saper fare” ma occorre essere in grado di “gestire il cambiamento”. Riconoscerle e potenziarle è il nuovo obiettivo per chi entra nel mondo del lavoro.

C’è una scienza che svela e rivela come il cervello umano reagisca a determinate condizioni e situazioni e quali processi mentali vadano ad agire sulla trasformazione delle esperienze sensoriali ed emozionali in pensieri ed azioni. Una scienza che nella continua ricerca neurobiologica sul decision making e su tutti i processi comportamentali fornisce interessanti chiavi di lettura e schemi interpretativi applicabili al mondo reale, incluso quello delle imprese e delle risorse umane.

Le Neuroscienze conferiscono al settore delle risorse umane un ruolo sinergico e centrale in azienda che si colloca fra i due filoni di competenza di cui nessuna organizzazione può fare a meno: la competenza sui processi aziendali e la competenza sui processi mentali ed emozionali. La mente umana non può produrre pensieri puri, asettici. Il suo funzionamento è sempre un connubio tra emozione e cognizione. È in questo scenario che Peter Cheese, amministratore delegato del CIPD (Chartered Institute of Personnel and Development, ha definito le Neuroscienze come “la scienza delle risorse umane” ovvero come quella scienza in grado di incidere positivamente sulle potenzialità e sulla crescita del lavoratore. In un contesto organizzativo aziendale che richieda l’attivazione dei processi “soft” d’azienda, meglio noti come soft skillsteam work and language, communication, conflict resolution, problem solving – è impossibile prescindere dalla gestione dell’emotività. Antonio Damasio nelle sue ricerche afferma che “la capacità di esprimere e di sentire le emozioni è indispensabile per attuare dei comportamenti razionali”.