Nuove skill richieste per chi vuole lavorare in Europa: i laureati in scienze della comunicazione. Perché?
Il giovedì con Master and Skills
Il mondo legato ai finanziamenti europei e’ uno degli ambiti occupazionali più promettenti. Project manager, ingegneri gestionali, creativi, economisti e non solo. Perché tra le figure più ricercate all’interno di un team che si occupa di progettazione europea c’è anche la figura del comunicatore.Un professionista che in fase di stesura sappia gestire regole di scrittura specifiche e che successivamente sia in grado di dar vita ad una attività mirata di communication e dissemination del progetto.
Nell’attuale fase di instabilità economica, di difficoltà di accesso al credito e di forme ordinarie di finanziamento limitate, i fondi europei sono imperdibili occasioni di sviluppo per imprese e per le pubbliche amministrazioni. Proporre un progetto di finanziamento alla Commissione Europea non è un’attività che può essere lasciata all’improvvisazione ma necessita di esperienza, competenze specifiche e di un costante aggiornamento. Ne è dimostrazione il fatto che nel ciclo di finanziamenti 2007-2013, il 40% dei progetti proposti dall’Italia è stato bocciato per vizi di forma. Lo confermano i primi dati ufficiali del ciclo 2014-2020 che vedono l’Italia al secondo posto per numero di proposte, ma il penultima come progetti approvati e finanziati. Ma l’aria negli ultimi quattro anni è cambiata favorevolmente per l’Italia, grazie alla consulenza di esperti del settore che hanno consentito a imprese private, a enti pubblici e università di partecipare ai bandi pubblicati dalle Istituzioni europee ottenendo i finanziamenti auspicati. È in questa nuova frontiera lavorativa che trovano spazio nuove figure professionali innovative, professionisti della comunicazione specializzate nei diversi programmi di finanziamento dell’Unione Europea e dotate di specifiche conoscenze teoriche legate all’europrogettazione e abilità operative in communication e dissemination. L’Unione Europea non fa beneficenza. L’accesso ai fondi è legato ad iniziative progettuali non solo di per sé belle e creative ma di progetti che rispondano alle necessità comunitarie spiegate nei bandi (calls) in modo efficace, con una sostenibilità finanziaria documentata e dotati di un documentato valore aggiunto europeo.
È inoltre assolutamente fuorviante ritenere che l’europrogettista sia una figura unica, in grado di operare in solitaria nella realizzazione di un progetto. L’europrogettazione richiede il lavoro di un intero team all’interno del quale operano in maniera coordinata figure professionali dotate di un expertise specializzato e specifico.
Come coordinatore e responsabile delle procedure di project management e del project financing, il Team Project Manager è director e punto di riferimento del gruppo al quale spetta budget e deadline. Le sue competenze, che includono la conoscenza di almeno due lingue comunitarie tra le quali l’inglese, vanno dalla capacità di progettazione tecnica, all’abilità nel costituire partenariati attraverso il coinvolgimento di più soggetti del territorio. È fondamentale che abbia una conoscenza approfondita del contesto istituzionale e sociale di riferimento, con particolare riguardo alle politiche europee, nonché la capacità di costruire percorsi progettuali trasversali che sappiano coinvolgere i vari livelli, locali, nazionali e comunitari, al fine di creare un processo di partecipazione condiviso. Tra le attività condotte rientrano:
- focalizzare i punti-chiave di un progetto e condividerli con tutti gli attori coinvolti;
- identificare gli obiettivi strategici e valutare la coerenza tra i requisiti e i parametri presenti nel bando e il progetto;
- pianificare e assegnare le risorse e gli strumenti adeguati per la realizzazione del progetto;
- definire le metodologie e i criteri di monitoraggio;
- offrire assistenza tecnico-organizzativa nella realizzazione delle attività progettuali;
- elaborare la rendicontazione finanziaria dei progetti approvati.
Il suo team è composto da imprenditori, manager e consulenti per la gestione del piano finanziario, rappresentanti e tecnici di istituzioni regionali, gruppi di ricerca pubblici e privati, ingegneri gestionali addetti al monitoraggio delle varie fasi di tutti processi. Tra le figure professionali che affiancano il project manager in tutte le fasi di lavorazione un ruolo di spicco è ricoperto da un professionista della comunicazione.
Ricoprire questo ruolo implica possedere le capacità per pianificare una comunicazione mirata, in linea con i canoni di scrittura richiesti dalla Comunità Europea; lavorare sul linguaggio in fase progettuale vuol dire aumentare le probabilità che la proposta venga approvata. Un compito che non si esaurisce con la presentazione del bando e con l’eventuale assegnazione dei fondi ma che diventa determinante in fase esecutiva: garantire una buona comunicazione esterna ed interna grazie alla quale semplificare la collaborazione tra partner e le attività di gestione del progetto. Per avere una comunicazione efficace è fondamentale, come in ogni progetto, affidarsi ad una pianificazione strutturata e individuare strumenti di misurazione realistici che siano in grado di stimarne i risultati.
- COSA Comunicare – Quali sono i miei obiettivi?
- A CHI – Qual è la mia audience?
- PERCHÉ – Quali contenuti voglio comunicare?
- COME – Quali canali voglio utilizzare per disseminare l’informazione?
- QUANDO – quando voglio diffondere i miei messaggi?